
CENTRO CONGRESSI "VILLA ORLANDI"
Villa Orlandi - La storia di Casa orlandi
Anacapri - NapoliCasa Orlandi, episodio architettonico in cui confluiscono temi e modelli della tradizionale casa caprese, costituisce l'anello di congiunzione tra due contrade di Anacapri: Timpone e Le Boffe. Il suo impianto originario è dei primi decenni del Settecento, quando nel vicino complesso conventuale di Carmenlitane, completamente rinnovato, si costruiva la nuova chiesa di San Michele su progetto (1719-20) di D. Antonio Vaccaro.
Prima di questo intervento dobbiamo immaginare, nel sito dell'attuale casa, cisterne e strutture contadine di pertinenza delle Teresiane. Intorno alla metà dell'Ottocento, e precisamente nel 1848, la famiglia Orlandi compra il "casino di campagna", che diverterà Casa Orlandi. Il primo proprietario noto fu il politico Giuseppe Orlandi, promotore della rotabile tra capri e Anacapri; il secondo, notissimo, fu Edwin Cerio,al quale si deve la ristrutturazione dell'opera condotta negli anni '30. Al "casino" settecentesco possiamo far risalire la cisterna più grande del cantinato, la sala con volta a specchio del piano terreno che vi si sovrappone e - forse - quella, con lo stesso tipo di volta, corrispondente alla prima sala dopo l'ingresso, al primo piano. Il fronte di camere a sud con la camera da letto, la cucina e la sala d'ingresso risalgono ad una fase di ampliamento.
L'attuale Casa Orlandi è costituita da due piani con due distinti giardini, uno al piano terreno (il più grande e il più antico) e uno al primo piano. Vi si accede dal piano superiore attraverso l'ingresso principale, costituito da un viale con pergola di colonne rustiche, di tipo dorico su basi raccordate al muretto di recinzione e collegate, in alto, da un pergolato in pali di castagno.
Al piano terreno si giunge da un altro ingresso, situato anch'esso su Via Finestrale, ma a quota inferiore, passando attraverso il giardino-orto. L'ingresso inferiore doveva essere l'ingresso al "casino di campagna" con cisterne, orto e giardino, ovvero al primo nucleo di quella che diverterà Casa Orlandi. La denominazione degli ambienti, qui indicata per illustrare il tipo architettonico, è da intendersi riferita all'opera prima dell'attuale destinazione a Centro Congressi dell'Università degli Studi "Federico II", che non ha alterato in alcun modo la configurazione degli spazi. L'ingresso superiore attira l'attenzione fin dal cancello per la presenza della pergola colonnata, con campate quadrate, che monumentalizza la casa e costituisce una preziosa testimonianza della tradizionale cultura architettonica dell'isola. L'allineamento della prima sala con il viale della pergola permette di vedere il panorama fin dalla piccola sala d'ingresso; di qui si passa al salone e poi alla terrazza con colonne, che si svolge lungo l'intera facciata del primo piano e consente l'affaccio verso il mare. Il piano terreno è caratterizzato da una sequenza di sale dalla zona notte, rispettivamente a sinistra e a destra dell'ingresso principale.. Qui con il ridotto spessore del portico doveva misurarsi Cerio per realizzare la piccolissima camera da letto, articolata su due livelli, fornita di disimpegno, di un piccolo bagno e di un arredo minuziosamente progettato.
Al piano superiore sono collocate le due sale principali, coperte da volte a specchio, e lo "studiolo" di Cerio che, insieme al terrazzo con le pergole, costituiscono il corpo avanzato della costruzione. Sul retro, a sinistra sono la camera da letto, anch'essa con volta a specchio, una piccola camera con volta a botte e il bagno, sulla destra una piccola sala, la cucina e le scale che portano al piano di copertura e al piano inferiore. la prima scala è inserita in una loggia coperta da volta a specchio; la seconda, che inizia direttamente dalla cucina, costituisce l'unico collegamento al coperto con il piano inferiore, direttamente dall'ingresso del primo piano. Dalla cucina, uscendo sul terrazzo e attraversando un arco, si giunge allo "studiolo" di grande effetto plastico, impreziosito, nell'angolo di sud-est, dagli scultorei comignoli. Fu realizzato presumibilmente tra il 1930 e il 1934, durante la ristrutturazione della casa e la sistemazione dei giardini. La piccola finestra è orientata verso lo scorcio più bello del Golfo di Napoli che si poteva guardare dallo scrittoio, costituito in realtà dalla stessa mensola del davanzale che si appoggia alla parete obliqua.
La storia di Casa Orlandi
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L' Ateneo Federico II ha attivato una serie di convenzioni con alberghi posizionati nelle vicinanze delle sale convegni.
Soggiornando negli hotel elencati, potrete usufruire di tariffe estrememente coinvenienti.
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